Come capire se i cavolini di Bruxelles sono andati a male
I cavoletti di Bruxelles assomigliano a teste di cavolo, ma in miniatura. Entrambe le verdure sono molto simili anche nel gusto, ma in confronto, i cavolini di Bruxelles hanno un sapore più delicato e una consistenza più densa. Sono verdure crucifere ricche di antiossidanti, vitamina A e C, indoli e altre sostanze nutritive necessarie. Anche se è possibile trovarli tutto l'anno, la loro stagione di crescita massima va dall'autunno all'inizio della primavera. Quando sono cotti, i cavoletti di Bruxelles hanno un sapore di nocciola che ricorda la classica cucina autunnale. Ma se i vostri sono rimasti in frigorifero per così tanti giorni e sospettate che possano essere andati a male, questo articolo di unCome vi spiegherà come capire se i cavolini di Bruxelles sono andati a male.
Istruzioni per capire se i cavolini di Bruxelles sono andati a male
Se sospettate che i vostri cavoletti di Bruxelles possano essere andati a male, seguite queste istruzioni per assicurarvene:
- Portate alcuni cavolini al naso e annusatene l'odore. Se è cattivo, o se sanno di muffa, o se il loro profumo non è fresco o terroso, allora sono andati a male.
- Controllate l'aspetto esterno dei cavolini di Bruxelles e controllate che non siano vischiosi. Se è il caso, o se presentano depressioni in certe zone, allora hanno iniziato a marcire. Dovreste cucinarli subito oppure buttarli.
- Osservate le foglie esterne dei cavoletti di Bruxelles. Se vedete qualche decolorazione, o notate una muffa sfocata, allora stanno ammuffendo e dovreste buttarli senza pensarci due volte.
- Guardate il colore dei cavoletti di Bruxelles. Se vedete del colore marrone sui bordi delle foglie, allora probabilmente sono andate a male. Si possono staccare le foglie marroni e cuocere la parti rimanenti. Ma dovreste consumarli all'istante prima che continuino a marcire ulteriormente.
- Esaminate il fondo del gambo dei cavoletti di Bruxelles. Se sono di colore marrone o nero, è segno di muffa e bisogna buttarli subito.
- Osservate i germogli e vedete se riuscite a vedere o a percepire un po' di polvere grigia sulla loro superficie. Se sì, allora si tratta di peronospora (causata da organismi parassiti che sottraggono risorse trofiche alla pianta). Dovreste buttarli immediatamente.
- Come il cavolo, se i cavolini di Bruxelles non cotti sono, appassiti, ammuffiti, raggrinziti o mollicci, allora non dovrebbero venire consumati.
Consigli per scegliere i cavoletti di Bruxelles freschi
Quando andate al mercato a comprare i cavoletti di Bruxelles, cercate quelli che solidi, compatti e di un verde brillante. Ecco alcuni consigli che possono aiutarvi nella scelta dei migliori cavoletti disponibili e ad evitare quei cavoletti di Bruxelles andati a male in negozio:
- Scegliete i cavolini che sono fissati al gambo, invece di comprare quelli sciolti
- Evitate quelli che hanno un tocco di marrone o giallo, che hanno le foglie che si staccano dal centro, e quelli che che al tatto sono gommosi.
- Se si possono vedere alcune crepe o buchi, allora sono probabilmente ammuffiti all'interno.
- Scegliete cavoletti di Bruxelles che siano il più piccoli possibile. Più piccoli sono, più dolce è il loro sapore. Quelli grandi assomigliano di più al cavolo.
- Assicuratevi che i cavolini di Bruxelles siano esposti nei frighi. A quelli conservati a temperatura ambiente diventeranno le foglie gialle molto presto.
- Annusate i cavoletti. Se odorano di cavolo, sono vecchi.
- Evitare quelli morbidi e gonfi.
- Scegliete i cavolini di dimensioni simili. In questo modo, li potrete cucinare in modo uniforme.
Come conservare correttamente i cavolini di Bruxelles
Una volta che avete portato a casa i migliori cavolini, sarà necessario che li conserviate correttamente. Non lavate mai i vostri cavoletti se avete intenzione di conservarli. L'acqua resterà intrappolata all'interno dei germogli e li farà marcire più velocemente. Anche se possono durare nel vostro frigorifero fino a due settimane, è meglio consumarli il più velocemente possibile. Più vecchia è una verdura, maggiore è la perdita di nutrienti che subisce.
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