Esame Ginecologico

Quali sono gli esami ginecologici fondamentali

Chiara Perretti
Di Chiara Perretti. Aggiornato: 14 settembre 2017
Quali sono gli esami ginecologici fondamentali

Andare a farsi visitare dal ginecologo è un compito che ogni donna deve espletare periodicamente, giacché la salute delle donne dipende in larga misura da un'adeguato controllo ginecologico. Tuttavia, molte ragazze hanno paura di rivolgersi al proprio ginecologo, a causa della mancanza di informazioni sul tipo di esami e controlli ai quali saranno sottoposte oppure per vergogna di mostrare o parlare della propria intimità a un medico. Su unCome.it, ti sproniamo ad andare dal tuo ginecologo almeno una volta all'anno, quindi, onde fugare i tuoi dubbi e timori, ti spieghiamo quali sono gli esami ginecologici fondamentali.

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Sommario

  1. Controllo ginecologico
  2. Test di Papanicolau (Pap test) o Citologia Vaginale
  3. Palpazione delle mammelle o mammografia.
  4. Altri esami ginecologici

Controllo ginecologico

Questo è l'esame ginecologico più basilare di tutti, permette di sapere a grandi linee com'è l'area vaginale esterna, la cervice uterina, l'utero e le ovaie.

Per la sua realizzazione, il ginecologo, indossando previamente un paio di guanti di lattice e con l'ausilio di uno specolo, osserverà la parte esterna della vagina, comprese le piccole e le grandi labbra, alla ricerca di eventuali lesioni. Succesivamente, introdurrà due dita nella vagina per valutare lo stato di cervice uterina, utero e ovaie.

Nel caso che durante la palpazione si riscontrino anormalità, verrano prescritti ulteriori esami.

Test di Papanicolau (Pap test) o Citologia Vaginale

La Citologia Vaginale, conosciuta anche come Pap Test, è un esame ginecologico di base che si esegue una volta all'anno a partire dal momento in cui la donna è sessualmente attiva. Il test di Papanicolau è finalizzato alla diagnosi precoce del tumore al collo dell'utero, nonché dell'esistenza del Papilloma virus umano o HPV (acronimo di Human Papilloma Virus).

Si tratta di una prova indolore che viene effettuata durante il controllo ginecologico in cui si preleva un campione delle cellule del collo dell'utero per poi essere analizzate in laboratorio. Se qualche risultato dovesse risultare anomalo, si realizzerebbero ulteriori esami di conferma.

Palpazione delle mammelle o mammografia.

In ogni consultazione ginecologica, il ginecologo procede a una palpazione esterna delle mammelle, al fine di rilevare eventuali protuberanze o anomalie nella regione. Si tratta di una procedura molto simile a quella dell'autoesame della mammella che deve essere effettuata a casa per escludere la presenza di qualsiasi anomalia nei propri seni.

La mammografia è l'esame di screening di base per individuare la presenza di un'eventuale protuberanza, tumore o cancro al seno. L'età in cui si deve compiere la prima mammografia varia in funzione di diversi fattori:

  • Se esistono precedenti di cancro al seno in familiari diretti, si raccomanda che la prima mammografia venga effettuata dopo i 35 anni di età, e poi almeno una volta all'anno.
  • Se non vi sono casi di tumore alle mammelle in familiari diretti, la raccomandazione è quella di realizzare la prima mammografia ai 40 anni d'età, e poi sempre una volta all'anno.

È opportuno sottolineare che nel caso specifico della sanità pubblica italiana, la mammografia come esame di screening rientra nel controllo ginecologico gratuito solo a partire dai 50 anni d'età e ogni due anni, motivo per cui molte pazienti decidono di realizzarlo in modo autonomo, avvalendosi della sanità privata.

Altri esami ginecologici

I precedenti esami sono di base e devono essere effettuati in qualsiasi controllo ginecologico di check-up, tuttavia, esistono altri test che possono essere realizzati a seconda dello stato del paziente, per esempio:

  • Biopsia, si preleva un campione per confermare lo stato di una zona specifica dell'apparato riproduttivo femminile.
  • Ecografia genitale, per osservare lo stato dell'utero, le ovaie e le tube di Falloppio, nel caso in cui si sospetti la presenza di un'anomalia.
  • Colposcopia, per osservare dettagliatamente il collo dell'utero, realizzandosi normalmente in donne affette da VPH o con sospetto di presenza del virus.

Questo articolo è puramente informativo, in unCOME non abbiamo la facoltà di prescrivere nessuna cura né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo ad andare dal medico nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere.

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1 commento
Elena
Scusate ma quale esame devo eseguire per capire se ho qualche infezione vaginale?
Stefania Morese (Autore/autrice di unCOME)
Ciao Elena! Ti consiglio di sottoporti ad una visita ginecologica e in sede il dottore ti sottoporrà all'esame del tampone vaginale, che consiste nell'inserimento di un semplice bastoncino cotonato , molto simile ad un cotton-fioc, nella vagina per poter prelevare le cellule in sfaldamento e le secrezioni. Analizzando il bastoncino in laboratorio si scopriranno le eventuali infezioni in corso. Spero di esserti stata utile! Un saluto dalla redazione di UnCome!
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