gangli linfátici

Come curare il linfedema al braccio

Chiara Perretti
Di Chiara Perretti. Aggiornato: 16 gennaio 2017
Come curare il linfedema al braccio

Il linfedema è l'accumulo di liquido ricco di proteine (linfa) in un arto come risultato di un sovraccarico del sistema linfatico, in cui il volume di linfa accumulata supera alla capacità di drenaggio della stessa. Il linfedema è la conseguenza più importante della cura del cancro al seno. Il fisioterapista è l'operatore sanitario qualificato per il trattamento fisico del linfedema mediante il drenaggio linfatico manuale e misure di contenimento/compressione. L'efficacia della cura del linfedema si basa su quattro misure fisioterapiche che vengono effettuate in 2 fasi: Fase I o di decompressione e fase II o di mantenimento.

Avrai bisogno di:
  • saponi neutri
  • creme idratanti
  • bende
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Passi da seguire:
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Fase I o di decompressioneCura igienica della pelle: la cura della pelle svolge un ruolo fondamentale nel trattamento del linfedema, perché per l'aumento di volume del braccio questa apparirà distesa e diventa più delicata. A tal fine, devi utilizzare saponi neutri e creme idratanti.

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Drenaggio linfatico manuale: deve essere effettuato da un fisioterapista con formazione in drenaggio linfatico manuale ed esperienza nel trattamento del linfedema che compare dopo la chirurgia e radioterapia da cancro al seno. L'obiettivo dello stesso è il riassorbimento del linfedema e l'attivazione della circolazione linfatica superficiale.

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Bendaggio compressivo: si tratta di un passo essenziale per il trattamento del linfedema e si posiziona immediatamente dopo il drenaggio linfatico manuale. Il bendaggio non deve causare alcun disturbo sul braccio ed è fondamentale che sia fermo anche dopo un'attività fisica.

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Gli obiettivi del bendaggio sono: aumentare l'assorbimento di linfa dei tessuti, diminuire il flusso del sistema delle vene e aumentare il loro ritorno.

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Durante questa fase il fisioterapista insegnerà alla paziente come deve essere messa la benda poiché dovrà farlo durante la fase di mantenimento del trattamento.

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Controindicazioni del drenaggio e del bendaggio: infezioni sia generalizzate (influenza, bronchite) che locali (linfangite), trombosi o tromboflebite sul braccio affetto, lesioni sulla pelle come un eczema o dermatite, danni ganglionari per il tumore.

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Fase II o di mantenimentoGarze di compressione: in questa fase la compressione del braccio si ottiene utilizzando garze di compressione, adeguate alle dimensioni del braccio. Tale misura deve essere sempre messa durante il giorno.

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Esercizi: gli esercizi in questa fase devono essere effettuati con la garza di compressione messa per ottenere maggiori benefici, e sono gli stessi che si realizzano nella prevenzione del linfedema.

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Cura igienica della pelle: una volta comparso il linfedema si deve intensificare ulteriormente la cura della pelle per evitare le complicazioni infettive.

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Nei casi in cui è necessario l'uso di alcuni prodotti ortoprotesici (bendaggi, garze di compressione, ecc.) devi sapere che, sempre su indicazione del medico specialista o del primario, può richiedere agli organi competenti un aiuto finanziario per coprire il costo delle misure.

Questo articolo è puramente informativo, in unCOME non abbiamo la facoltà di prescrivere nessuna cura né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo ad andare dal medico nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere.

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Consigli
  • Deve essere un medico a indicare il tipo di trattamento e la sua attuazione.

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