Cisti pilonidale o coccigea: sintomi, cause e rimedi
La cisti pilonidale o sacro-coccigea, è un accumulo a forma di piccola sacca che si forma in una zona specifica del corpo. Di fatto tale cisti si sviluppa nella zona vicino all'osso sacro e di soli si genera appunto nei condotti piliferi (da qui pilonidale: pelo che si annida). Non si tratta di una patologia grave, ma certamente può essere fastidiosa ed anche dolorosa nel suo stato infiammatorio. In questo articolo di uncome.it spieghiamo nel dettaglio qual è la sua origine e che sintomi da al paziente.
Persone colpite
La categoria di persone che solitamente sono più propense a sviluppare la cisti pilonidale sono gli uomini rispetto alle donne. In particolare la sua incidenza è maggiore negli uomini bianchi giovani, tra i 20 ed i 30 anni. Inoltre coloro che svolgono lavori sedentari sono più propensi a sviluppare tale cisti: impiegati, camionisti, ecc.
Fasi della malattia
La malattia si divide in tre fasi distinte, che sono la formazione della cisti, la sua infiammazione che porta ad un ascesso, e la formazione naturale di una fistola, cioè di un piccolo foro che dalla cista comunica con l'esterno.
Come detto la cisti si forma nel solco tra le natiche, appena sotto il coccige, ed inizialmente è quasi impercettibile come un piccolo pallino, che può rimanere latente per anni senza dare segni visibili.
Normalmente è nella seconda fase che il paziente si rende conto del disturbo, quando la cista si infiamma e diviene un ascesso, che provoca dolore, vista la posizione in cui la cisti si trova. L'ascesso è una raccolta di pus, che a forza di gonfiarsi va in suppurazione, cioè si apre e lascia fuoriuscire il liquido.
Questo non significa che in tal modo la cisti scompaia, anzi se non viene trattata con un intervento, tende a richiudersi e cronicizzarsi, spesso lasciando una piccola apertura da cui spurga periodicamente il pus.
Questa è appunto la terza fase, quella in cui si forma la fistola. A questo punto il paziente periodicamente soffrirà di infiammazioni e perdite di pus.
Sintomi della cisti pilonidale
I sintomi sono piuttosto chiari ed inequivocabili. Il paziente sentirà:
- Gonfiore, arrossamento, infiammazione e dolore in alcuni movimenti sopratutto sedersi e piegarsi.
- Si può verificare fuoriuscita di pus e sebo giallastro e maleodorante
- Si accompagna a debolezza, malessere generalizzato e febbre
Cause della cisti pilonidale
Si pensava che tali cisti fossero innate ed ereditare, mentre ora la teoria più accreditata è che vi siano alcune condizioni che possono facilitarne la formazione. Il follico del pelo si infiamma per varie ragioni:
- sfregamento e permanenza per lunghe ore in posizione seduta
- sudorazione che comporta accumulo di batteri dovuto anche alla conformazione fisica della zona
- scarsa igiene personale che porta ugualmente ad accumulo di batteri
- lesioni o schiacciamento traumatico della parte (cadute, colluttazioni, ecc)
- sudorazione eccessiva, che porta all'infiammazione dei bulbi piliferi
- obesità o peso eccessivo
- Indossare indumenti attillati
- abbondante presenza di peli
Tutti questi fattori possono far sì che il bulbo pilifero si dilati, e porti all'incistamento del pelo. Una volta che si forma la sacca, piano piano si va riempiendo come detto di sebo fino a raggiungere dimensioni anche notevoli ed infine infiammandosi e portando ad una suppurazione.
Trattamento chirurgico
L'unico modo di liberarsi della cisti coccigea è una terapia chirurgica. In alcuni casi si può semplicemente incidere la cisti in modo da pulirla dal pus che contiene.Di fatto si pratica un drenaggi del contenuto della cisti. Ma ciò non significa che tale cisti, che in realtà permane, non possa rigonfiarsi e creare lo stesso problema.
La soluzione più consigliabile è la rimozione chirurgica della cisti stessa, che implica un piccolo inteverno in day-hospital un po' più invasivo e che, a seconda dei casi, può necessitare alcuni punti di sutura. In questo modo la cisti, con il materiale al suo interno viene estirpata. Questo processo è definito 'escissione'.
La fase post operatoria è piuttosto dolorosa, ed i disagi possono durare per alcune settimane, fino alla cicatrizzazione completa. Di solito vengono rimossi i punti di sutura dopo una decina di giorni o due settimane.
Tuttavia, vista la difficoltà a mantenere pulita la zona e la presenza dei peli, le possibilità di recidività sono medio-alte. Per questo è consigliabile, sopratutto nella fase post operatoria mantenere la ferita sempre estremamente pulita e disinfettata e successivamente è opportuno effettuare dei laser per rimuoverei peli dalla zona. Quel che si dice eliminare il problema alla radice!
Questo articolo è puramente informativo, in unCOME non abbiamo la facoltà di prescrivere nessuna cura né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo ad andare dal medico nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere.
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