Come scrivere un sonetto
Il sonetto è una forma poetica che è stata ampiamente utilizzata nel corso dei secoli, fin dalle sue origini medievali in Italia. È stata utilizzata da grandi poeti e scrittori universali, come Dante, Petrarca, Cervantes, Shakespeare, Quevedo, Baudelaire e molti altri, e continua ancora oggi ad avere validità. In questo articolo di unCome, ti diamo alcune linee guida di base su come scrivere un sonetto. Il resto, ovviamente, dipende dalla tua creatività.
Passi da seguire:
Struttura.
La struttura classica del sonetto è costituita da due quartine e due terzine, vale a dire, due strofe di quattro versi e due strofe di tre versi. I versi devono essere endecasillabi, ovvero, di undici sillabe, ma ne esiste anche una variante, il cosiddetto sonetto alessandrino, con versi di quattordici sillabe.
Il concetto.Un sonetto, in genere, tende ad esprimere un'idea completa, seguendo una struttura di approccio, sviluppo e conclusione. Non vi sono norme fisse in tal senso, ma di solito la prima quartina introduce il tema e la seconda lo elabora, mentre la prima terzina riflette sull'idea centrale dei quartetti e la terzina finale, la più ricca di pathos, si conclude con una riflessione, una morale o un'idea profonda.
Rima.Nemmeno nella forma di alternare le rime vi sono norme da rispettare alla lettera, ma la tradizione ha finito per imporre alcuni modelli classici. In tal senso, una struttura di sonetto può prototipica prevede una rima fissa nelle quartine (ABBA; ABBA) e varianti più libere nelle terzine (CDE: EDC; CDE: DCE; CDC: DCD).
Varianti.Il sonetto doppio comprende un verso eptasillabo dopo ogni verso dispari delle quartine, e un altro dopo il secondo verso di ogni terzina, per un sonetto di un totale di 20 versi. 14 endecasillabi e 6 eptasillabi. Ogni verso eptasillabo fa rima con il verso immediatamente precedente.
Il sonetto con strambotto, d'altro canto, comprende un verso o un insieme di versi dopo i 14 della struttura classica. Esistono anche altre varianti come il sonetto shakespeariano o il sonetto acrostico.
"Tanto gentile e tanto onesta pare".
Questo sonetto amoroso di Dante, sulla sua musa ispiratrice Beatrice, tende ad essere un tipico esempio per gli studenti di letteratura che si cimentano nello studio dei sonetti per la prima volta. Esemplifica i versi endecasillabi e la tipica struttura ABBA; ABBA; CDE: EDC.
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