Quanto deve mangiare il mio gatto
Scegliere il cibo adeguato per il gatto è importante se vuoi che cresca sano, forte e felice ma non è l'unico aspetto di cui tenere conto. La quantità di cibo che gli dai è essenziale per evitare che il tuo animale domestico vada in sovrappeso o, al contrario, abbia carenza di nutrienti, soprattutto se si tratta di un gatto sterilizzato. In generale, i gatti non sono soliti mangiare più del necessario, perché sono più indipendenti e autosufficienti dei cani ma è sempre consigliato fare un controllo su cosa mangiano. Ecco perché in questo articolo di unCome, ti diamo i trucchi per sapere quanto deve mangiare il tuo gatto.
Passi da seguire:
Come abbiamo detto, la maggior parte dei gatti sono autosufficienti e tendono a razionare il cibo da soli durante il giorno. Tuttavia, la quantità totale giornaliera devi dargliela tu in base alla loro età e peso da adulto. E, se hai un gatto sterilizzato o molto ghiotto, che divora il cibo quasi senza masticarlo e in un solo boccone, è sempre meglio che sia tu a razionarlo.
I primi mesi di vita del gatto sono fondamentali per il loro sviluppo e crescita, per cui è la fase in cui devono mangiare più nutrienti e proteine. Così, fino a 4 mesi, dovrai dargli almeno 5 pasti al giorno. Ricorda che il loro stomaco è molto piccolo e non accetta quantità molto grandi di cibo per pasto, pertanto cerca di mettere tra 20 e 25 grammi per razione. La quantità esatta va determinata in funzione del peso da adulti, che dovrai chiedere al veterinario.
Dai 4 ai 6 mesi dovrai ridurre i pasti a 4 al giorno e aumentare 10 grammi per ognuno. Il suo stomaco cresce e comincia a tollerare quantità più grandi ma, senza mai esagerare perché vogliamo che il gatto si mantenga nel suo peso ideale. Ricorda che devi consultare il veterinario circa il peso che avrà il tuo gatto da adulto per conoscere la quantità esatta da dargli ogni razione.
Dai 6 agli 8 mesi togli un pasto. Così, dovrai dargli 3 pasti al giorno di 40-60g ciascuno. E, dall'ottavo anno di età, riduci ai due pasti giornalieri che dovrai dargli per il resto della vita. A differenza dei cani, i gatti non tollerano un unico pasto al giorno, ecco perché devi razionarlo in due porzioni, una volta raggiunta l'età adulta, che arriva al compimento dell'anno. In funzione del peso dovrai dargli più o meno cibo.
Raggiunta l'età adulta devi sapere che la quantità di cibo varia a seconda del peso del tuo gatto. Le indicazioni generali per quantità giornaliera totale sono le seguenti:
- Se il tuo gatto adulto pesa 4kg dovrai dargli tra 200 e 250g
- Se pesa 5 kg, tra 250 e 300g
- Se pesa 6 kg, tra 290 e 330 g
- Se pesa 7 kg, tra 310 e 375 g
- Se pesa 8 kg, tra 340 e 410 g
- Se pesa 9 kg, tra 390 e 460g
- Se pesa più di 10 kg, tra 410 e 570g
Queste quantità sono approssimate e non possono adattarsi a tutti i gatti, poiché dipenderà dal sesso e dalla razza del felino. Ricorda che tale quantità devi razionarla in due porzioni. In generale, i maschi pesano di più e hanno bisogno di ingerire più quantità di cibo, ma quando si tratta di femmine gravide è raccomandabile fornire alla gatta la quantità che chieda, poiché ha bisogno di un maggior numero di proteine e calcio, soprattutto.
La razza del gatto svolge un ruolo fondamentale nel peso finale da adulto e, pertanto, nella quantità di cibo da dargli. Se il tuo gatto è di razza piccola e pesa più di 7kg, stiamo parlando di un felino obeso e devi metterlo a dieta perché torni a raggiungere il suo peso ideale. Per cui, è molto importante realizzare i controlli pertinenti con il suo veterinario e chiedere, sempre, la quantità e tipo di cibo che pensi di dargli.
Ricorda che i gatti non sono soliti bere molta acqua e devi alternare il mangime secco con cibo umido per sopperire a questa mancanza di liquido. Pertanto, se durante i primi mesi di vita devi dargli 5 pasti al giorno, fa' che siano 2 di mangime secco e 3 di cibo umido, per esempio.
È importante conoscere gli alimenti vietati ai gatti per non darglieli né lasciarli a sua disposizione. Dato che possono contrarre malattie gravi che mettono a repentaglio la sua vita.
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