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Come pagare poco di bollo auto

Valentina
Di Valentina. Aggiornato: 1 dicembre 2017
Come pagare poco di bollo auto

Pagata l’assicurazione, si deve saldare anche il bollo auto. Si tratta di una tassa di circolazione, destinata ai proprietari dell’autovettura, non trattabile e che varia in base alla Regione di residenza; l’unico modo per spendere un po’ meno rispetto all’elevato valore medio del bollo è rientrare con l’autovettura in certe categorie.

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Passi da seguire:

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Primo fattore. Se l’auto rientra nelle classi d’inquinamento Euro 1, Euro 2, Euro 3, il bollo costerà più che se l’auto rientrasse nelle classi dalla Euro 4 in poi, quindi la numerazione va in senso opposto: oggi l’attenzione all'ambiente e ai costi fa sì che la progettazione delle automobili vada in questa direzione.

Perciò possono essere esenti dal pagamento le automobili alimentate a metano o GPL (soggette perlomeno ad una riduzione del 75% della tassa) o quelle a trazione elettrica ad emissione zero (esenti per i primi 5 anni, poi soggette ad una riduzione del 75%), infine, le cosiddette “ibride” (completamente esenti nella provincia di Bolzano).

Come pagare poco di bollo auto - Passo 1
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Secondo fattore è la potenza che non deve superare i 185 kW (in precedenza 170 kW), altrimenti l’auto è soggetta al “Superbollo”, tassazione sulla parte eccedente tale potenza, che diminuisce fino ad azzerarsi in vent’anni, in base alla legislazione introdotta nel 2012. Per ogni kW in più si devono versare allo Stato 20 euro per le automobili immatricolate nei 5 anni precedenti; dal quinto anno in poi diminuisce la tassazione aggiuntiva fino ad azzerarsi dal ventesimo anno.

Come pagare poco di bollo auto - Passo 2
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Terzo fattore è la presenza di automobili “d’epoca”, soggette ad un “mini-bollo” pari a circa 25-30 euro; si tratta di auto prodotte 20-30 anni prima ed iscritte nei Registri Storici. Lo svantaggio di possederle consiste nei continui problemi cui le vetture possono essere soggette e nel minor comfort e sicurezza rispetto alle automobili attuali.

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Il pagamento del bollo può essere effettuato presso l’ACI, gli uffici postali, i tabacchi autorizzati e le Agenzie per pratiche con servizio Telebollo e Bollonet o sul sito Internet dell’ACI in quattro passi (richiesta, calcolo, pagamento e esito), conoscendo il numero di targa del proprio veicolo. Per pagare il bollo, si deve effettuare il versamento entro fine gennaio, dunque pagando nei giorni seguenti si considera come un pagamento effettuato in ritardo. In particolare, entro il 14 febbraio gli interessi ammontano al 3%, entro la fine dell’anno si aumenta al 3,75%, oltre l’anno si incrementa il bollo ben del 30%.

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I diversamente abili, previo accertamento del loro handicap da parte di una commissione medica competente secondo la legge 104 del 1992 (non vedenti e sordomuti, portatori di handicap psichico o mentale titolari di indennità di accompagnamento, disabili con gravi limitazioni della capacità di deambulazione o pluriamputati, disabili con ridotte capacità motorie, anche con limitazione della deambulazione non grave), possono non pagare il bollo, a patto che l’automobile sia intestata a loro oppure alla persona su cui sono fiscalmente a carico.

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Al momento sembra che il bollo auto sia, insieme all’Irpef e all’Iva, la tassa più evasa in Italia, facendo sì che lo Stato perda un incasso pari a un miliardo di euro, che determina così un aumento del valore anche delle assicurazioni sull’automobile.

L’Agenzia delle entrate sta quindi facendo recapitare delle cartelle esattoriali successive all’avviso bonario, in caso di mancato pagamento per diversi anni della tassa. Non c’è niente di peggio dell’avere delle ulteriori “piccole tasse” da pagare dovute a dimenticanza delle scadenze, dunque ricordarsi del bollo auto oltre che dell’assicurazione è fondamentale!

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