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Cos’è e perché si fa il Cammino di Santiago

Valentina
Di Valentina. Aggiornato: 29 settembre 2017
Cos’è e perché si fa il Cammino di Santiago

Nell’813 Pelayo, un eremita, vide che continuavano a piovere per giorni e giorni delle stelle cadenti. Sognò così san Giacomo che gli indicava, nel luogo dove si posava la luce delle stelle, la sua tomba; l’abate scavò nella terra e trovò il sepolcro del santo. Venne costruita una chiesa proprio là, intorno alla quale sorse una città chiamata “Santiago de Compostela”, da una contrazione del nome “san Giacomo” in spagnolo e dall’espressione latina “campus stellae”. Fu creato così il luogo di pellegrinaggio più famoso nella storia della cristianità, il cui cammino è stato tentato dal maggior numero di fedeli tra tutti coloro che ne hanno tentato almeno uno nella loro vita.

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Passi da seguire:
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Lungo il tragitto si è una sviluppata una vera e propria rete di servizi per i pellegrini in viaggio: chiese, monasteri, ospizi, aloggi, ospedali, locande, paesi, città, strade, ponti; molto di ciò che fu creato è ancora storicamente visibile ai nostri occhi. Vi sono sentieri indicati per ben 800 chilometri, dai Pirenei nella parte francese fino alla cattedrale di Santiago. Chiunque può mettersi in cammino; chi lo ha fatto ha raccontato che ciò che lo ha spinto a tentare è stato: la fede, per visitare un luogo sacro; il desiderio di rinnovarsi spiritualmente, per scoprire il senso della vita; il desiderio di rinnovarsi nel corpo e nella mente, per approcciare un diverso tipo di cura; il desiderio di superare una crisi personale, per riscoprire il gusto delle cose semplici; il desiderio di scoprire cose nuove, per conoscere un nuovo ambiente; l’amore per la natura, per assaporare luoghi incontaminati.

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Si può far partire il cammino da dove si preferisce, l’ideale sarebbe da casa propria, ma molti considerano punto iniziale Roncesvalles, in Spagna, o Saint Jean Pie de Port, in cui le tappe sono definite precisamente; chi è francese parte dalla patria, avendo il cammino segnato dappertutto e rifugi dove riposarsi lungo il tragitto. E’ importante ricordare di portarsi solo lo strettamente necessario, perché si tratterà di una zavorra da sopportare per molto tempo, considerando una media di 20-25 chilometri al giorno (a piedi!). La spesa sarà piuttosto esigua, dato che si possono trovare alcuni “rifugi per i pellegrini” (detti Albergues gites d’etapes in Francia e in Spagna) che accettano solamente un’offerta (il cosiddetto “donativo” di 3 o 5 euro, che corrisponderà a quanto il pellegrino si può permettere per ringraziare dell’ospitalità), o ci si può orientare verso meri bed&breakfast, e per mangiare si può optare per soluzioni low cost nello stesso modo.

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Lungo la strada sono stati segnalati molti cani randagi, pertanto sarebbe utile portarsi un bastone per allontanarli; è possibile correre il rischio di perdersi, perciò è indispensabile avere con sé una sim internazionale del cellulare per fare una chiamata di soccorso, oppure un cellulare con il gps. Data la notevole fatica fisica da sostenere per arrivare in fondo al cammino, è consigliabile allenarsi, facendo passeggiate di circa due ore al giorno almeno 20 giorni prima della partenza, pensando che si porterà un peso di 15 chilogrammi per 25 chilometri ogni giorno, con una distanza percorsa ogni ora di 5 chilometri circa. Infine, si devono scegliere bene le scarpe ed abituarcisi da prima che inizi il cammino. L’assicurazione di viaggio è auspicabile e sarebbe preferibile non effettuare il pellegrinaggio in pieno inverno, sapendo per certo che il clima sarà sfavorevole.

Per avere maggiori ragguagli tecnici sul percorso potete leggere i nostri articoli:

Come fare il cammino di Santiago partendo da Leon

Quali sono le tappe del cammino di Santiago

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