Come fare il Cammino di Santiago partendo da Leon
Il cammino di Santiago de Compostela è un’esperienza molto praticata da cristiani cattolici e anche da pellegrini di altre confessioni, essendo un itinerario penitenziale e di cammino che conduce a una delle mete religiose più famose, il santuario di San Giacomo a Compostela, nei Paesi Baschi, uno dei luoghi chi fin dal medioevo è stato uno dei simboli della Cristianità e della devozione per tutti i cattolici. Proprio per agevolare la conoscenza dell’itinerario da studiare e, successivamente percorrere, da soli o in compagnia, durante il periodo primaverile o estivo, due dei momenti più appropriati dell’anno per vivere quest’intensa esperienza, la redazione di Uncome.it illustra in questo articolo come fare il Cammino di Santiago partendo da Leon. Si tratta, infatti, della parte più frequentata del cammino, percorsa da quasi tutti i pellegrini, anche da quelli che scelgono di percorrere solo la parte finale del Cammino di Santiago.
Passi da seguire:
Delle 34 tappe che compongono l’intero Cammino Francese, l’itinerario più noto e frequentato tra le molteplici vie e sentieri che conducono a Santiago de Compostela dai Pirenei e dalla Francia, ripercorriamo le tappe finali, quelle che compongo il cammino nella parte che va da Leon a Santiago. Prima di lasciare la città di Leon consigliamo di visitare la cattedrale, il parco fluviale e il ponte dei leoni.
La prima tappa prevede lo spostamento dalla città di Leon a Hospital de Orbigo: si attraversa un territorio con grandi altipiani e dislivelli minimi o inesistenti. Si tratta di una zona caratterizzata da un grande caldo, specie d’estate, e da una piovosità ridotta. Sono luoghi di grande solitudine, particolarmente adatti per la riflessione. A Hospital de Orbigo è possibile vedere lo storico ponte della follia cavalleresca.
Nel secondo tratto ci si sposta da Hospital de Orbigo a Rabanal del Camino, passando per la città di Astorga. In questo caso si affronta un tratto piacevole anche se lungo. Lasciate le mesetas si giunge nella regione chiamata Maragateria dove si ritrova un po’ di salita e si iniziano a intravedere i monti del Leòn. Nella bella città di Astorga è opportuno visitare le vie ripide e l'elegante centro. Dopo di essa, si attraversano piccoli paesi e villaggi con caratteristiche case di pietra, per giungere a Rabanal del Camino che accoglie i pellegrini con grande ospitalità.
Il tratto seguente prevede lo spostamento da Rabanal del Camino a Ponferrada e comporta l’attraversamento della città di Foncebadòn dei monti del Leon per giungere poi in Castiglia. Si incontra qui la Cruz de Hierro, il punto più alto di tutto il Camino Francese (1.505 metri sul livello del mare). Poi inizia una lunga discesa fino a Ponferrada, nella valle del Bierzo, tra paesini cadenti. Si tratta di una tappa particolarmente apprezzabile dal punto di vista naturalistico per un paesaggio ricco di boschi che si estendono fino all’orizzonte e tranquille vallate. Si consiglia di fare attenzione a crampi, tendiniti e talloniti, distorsioni e cadute, più frequenti in discesa che in salita.
Nel tratto successivo ci si sposta da Ponferrada a Vega de Valgarce, attraversando la città di Villafranca del Bierzo e proseguendo oltre. Attraversando la valle del Bierzo si affronta un percorso pressoché pianeggiante fino a Villafranca del Bierzo. Da questa città si consiglia di evitare la carrettera nacional e percorrere la variante che passa dall ’Alto Pradela. Questo percorso permette di attraversare vigneti e boschi di pini e castagni, per godere poi di una magnifica vista sulla valle del Valcarce.
Da Vega de Valcarce ci si sposta nel tratto successivo, fino a Triacastela, lasciando la regione amministrativa della Castiglia per entrare in Galizia, regione connotata dalla grande presenza di verde, boschi estesi, clima temperato, tempo notevolmente variabile con elevata probabilità di pioggia. In questo tratto si attraversa la città di Cebreiro, a cui si giunge dopo una salita impegnativa. Lasciata Cebreiro si gode della vista spettacolare sulle sconfinate valli sottostanti e si cammina per boschi umidi, attraversando pascoli sempre più aperti.
Il tratto successivo prevede lo spostamento da Triacastela a Portomarin in un cammino altrettanto faticoso perché connotato da numerosi saliscendi. In questo tratto si incontra il monastero di Samos e si raggiunge la cittadina di Anguiada. Da qui si percorre il camino nel tratto che conduce a Sarria e Portomarin. Si cammina tra fitti boschi e pascoli rigogliosi, incontrando un gran numero di piccoli villaggi dalle case di pietra e legno, ciascuno col proprio horreo per il granoturco.
Il tratto successivo prevede lo spostamento da Portomarin a Melide, con paesaggi che variano in continuazione, e si alternano fra loro: boschi, prati, pascoli, piccoli paesi e villaggi, torrenti e ponti ed innumerevoli saliscendi. In questo tratto si incontrano la cittadina di Palas de Rei.
Nel penultimo tratto che va da Melide a Arca – ‘O Pino si affronta un cammino medio-lungo ma non difficile: ci sono diversi saliscendi ma contenuti in dislivelli accettabili. Nelle numerose aree boschive le querce e i castagni lasciano il posto agli eucalipti e i ruscelli si susseguono frequentemente, tra un piccolo villaggio e un altro.
Il tratto finale conduce da Arca – ‘O Pino a Santiago de Compostela e comporta il passaggio per San Anton, Amenal, Cimadevila e San Paio, alla cui sinistra s ’intravede il modernissimo aeroporto. Da ricordare anche Labacolla, dove un tempo i Pellegrini si lavavano nelle acque del Rio Labacolla, per arrivare nelle migliori condizioni possibili a Santiago e il Monte do Gozo, ovvero il Monte della Gioia, dove si incontra la pace degli ultimi boschi. A San Pedro si trova la Puerta del Camino da cui si intraprende la Via Sacra che, passando per Calle de Azabacheria, porta alla Plaza del Obradoiro e alla Cattedrale di Santiago de Compostela.
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