Quali sono i sintomi della sclerosi multipla

Quali sono i sintomi della sclerosi multipla

Una malattia che non lascia scampo nella vita del paziente affetto da tale patologia è certamente la sclerosi multipla, un’infiammazione cronica del cervello e del midollo spinale, che agisce quindi sull’intero sistema nervoso centrale. La degenerazione continua della mielina, sostanza che riveste le fibre nervose determinado il passaggio dei segnali dal sistema nervoso centrale agli organi ed ai muscoli del corpo, influenza la parte dell’organismo intercettata da quel segnale. Nel punto in cui è stata danneggiata o distrutta la mielina (placca) si forma tessuto cicatriziale (sclerosi) in più aree (multipla).

Passi da seguire:
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Dato che, a seconda della zona colpita dal morbo, i sintomi sono differenti, non si può indicare un decorso generale, la sclerosi multipla è una patologia imprevedibile, con manifestazioni diverse tra soggetti ed anche tra gli attacchi (recidivante-remittente)di uno stesso soggetto. L’inizio della malattia si esprime in pochi minuti od ore, al massimo si arriva a sei mesi di tempo; le sintomatologie più diffuse sono:

  • visione offuscata o doppia
  • distorsione del colore rosso-verde
  • cecità da un occhio solo
  • debolezza muscolare di uno o più arti
  • difficoltà di coordinazione e di equilibrio
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Si può arrivare all’impossibilità di camminare o di stare in piedi, fino alla paralisi parziale o totale. Frequente è anche la spasticità, ossia l’accrescimento del tono muscolare che determina spasmi e rigidità, e il senso di affaticamento, che può aumentare con uno sforzo e diminuire con il riposo, oppure può risolversi in una stanchezza permanente. Si può avvertire anche una parestesia, ossia una sensazione temporanea di intorpidimento o di formicolio o di puntura di spillo, raramente si prova dolore; talvolta si perde del tutto la sensibilità. Altre manifestazioni della malattia sono disturbi del linguaggio, tremori, vertigini; manifestazione immediatamente visibile è la perdita dei capelli.

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La metà della popolazione malata presenta deficit cognitivi, in particolare difficoltà di concentrazione, di attenzione, di memoria e di mancanza di giudizio, spesso tuttavia in forma lieve e sopportabile. Tuttavia, le capacità intellettive e linguistiche permangono normali. Si hanno difficoltà cognitive quando risulta compromessa un’area del cervello responsabie dell’elaborazione delle informazioni, quindi più complicata è la nozione e più fatica si è accumulata nel soggetto, maggiore sarà il difetto cognitivo. Non si riesce a comprendere se si tratti di un problema di acquisizione o di recupero dell’informazione, o di un combinato dei due fenomeni. I difetti di memoria non sono correlati alla durata della malattia e variano a seconda del quadro clinico del paziente.

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La depressione affligge molti malati, che, nel 10% dei casi, sono affetti da psicosi varie, come la sindrome maniaco-depressiva e la paranoia. Nel 5% dei malati si riscontra uno stato di euforia e di disperazione immotivate, considerate come incontinenza emotiva in quanto non legate ad un reale stato psicologico del paziente. Purtroppo il progredire della malattia causa frequenti disfunzioni sessuali, oltre alla perdita del controllo di intestino e vescica. Il caldo determina un peggioramento della malattia, pertanto un bagno freddo o l’attività fisica del nuoto determinano un miglioramento. Il segno di Lhermitte invece consiste in una sensazione di scossa elettrica che percorre gli arti inferiori e la colonna vertebrale, se si flette il collo.

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Con l’arrivo della malattia, può emergere una difficoltà incombente su tutto il nucleo familiare, dovuta all’impossibilità progressiva del malato di lavorare e alle spese mediche ingenti cui è soggetto il paziente, legate all’assistenza in casa e alle modifiche necessarie al suo mezzo di trasporto ed all’abitazione. Spesso sono necessari gruppi di aiuto e di terapia psicologica per i malati, le famiglie e gli amici per superare i numerosi problemi che si presentano e si presenteranno sempre in maggior numero e con maggior frequenza fino alla morte del paziente stesso, che purtroppo vive per un numero di anni pari a quelli di un individuo sano e quindi subisce una sofferenza indicibile e prolungata.

Questo articolo è puramente informativo, in unCOME non abbiamo la facoltà di prescrivere nessuna cura né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo ad andare dal medico nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere.

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